Fiat 128 Club Italia

Il Fiat 128 Club Italia viene fondato il 3 marzo 2015 con Atto Costitutivo e con l’approvazione dello Statuto da parte dei quattro soci fondatori Francesco Panarotto, Roberto Panarotto, Mauro Lucchet e Matteo Mantoan.

Gli scopi che il Club si prefigge sono principalmente accomunare gli appassionati possessori ed estimatori del modello Fiat 128 e serie derivate, promuovere e sostenere le attività di recupero, restauro, conservazione e diffusione del modello e fornire il sostegno documentale e tecnico, organizzare e partecipare a manifestazioni di carattere amatoriale anche sportivo, attività ricreative e culturali, in via diretta o collaborare con altri soggetti per la loro realizzazione. Il Fiat 128 Club Italia è affiliato alla Federazione Italiana Veicoli Storici. Anche se di recente creazione, il Club affonda le proprie radici molto più indietro nel tempo. I soci fondatori infatti si sono occupati di Fiat 128 a vario titolo sin da quando la 128 era ancora considerata un’auto moderna.

Roberto Panarotto, primo a dx, smonta un cambio 128 Trivellato, Salisburgo 1971

La passione per la vettura torinese li ha poi portati ad aderire al Registro Nazionale Fiat 128 Coupé Sport, fondato nel 1994 dall’appassionato modenese Wianni Maurizio Tagliazucchi.

Stemma Registro Nazionale Fiat 128 Coupé Sport
Wianni Maurizio Tagliazucchi e la sua 128 Sport Filipinetti

Di quegli anni è da ricordare soprattutto il raduno per festeggiare i 25 anni del modello, tenutosi a Marostica in provincia di Vicenza nel 1996, che ha visto partecipare anche alcuni rappresentanti del club tedesco “Amici della Fiat 128”.

Raduno Marostica 1996

Altra tappa fondamentale è stata nel 2004 la pubblicazione del volume “Fiat 128, la Storia, le Corse, le Vittorie”, scritto e curato da Carlo Alberto Gabellieri e Francesco Panarotto, che viene presentato alla rassegna “Auto e Moto d’Epoca” in fiera a Padova, in uno stand creato appositamente per l’occasione.

Stand Auto e Moto d'Epoca Padova 2004

Carlo Alberto Gabellieri, giornalista di origine toscana ma ormai da molti anni abitante in Veneto, è stato uno dei massimi storici dell’automobilismo sportivo. Già redattore di importanti riviste del settore, collabora a lungo con il prestigioso Museo Bonfanti-Vimar di Romano d’Ezzelino. È stato autore di vari libri a tema motoristico, nonché anima della ricerca che ha dato origine alla “Enciclopedia del motorismo, mobilità e ingegno veneto”. Purtroppo ci ha lasciati nel 2010 al termine di una lunga malattia.

Carlo Alberto Gabellieri e Francesco Panarotto Padova 2004

Roberto Panarotto porta in gara in pista e in salita una Fiat 128 Sport Coupé Trivellato preparata per il gruppo 2, con motore 1300 cc dotato di iniezione meccanica e collettore di aspirazione a farfalle. Nel quadriennio 2003-2006 coglie numerose vittorie di classe correndo a Varano, Magione, Vallelunga, Misano, A1 Ring in Austria, Nürburgring in Germania e in salita al Costo, alla Caprino-Spiazzi, al Trofeo Valle Camonica e alla Trento-Bondone.

Roberto Panarotto, Fiat 128 Sport Coupé Trivellato, 37. Trofeo Valle Camonica 25 giugno 2005

Nel 2005 una 128 “italiana”, in rappresentanza del Registro Nazionale, partecipa al raduno dedicato alle Fiat 128 e organizzato dall’amico Jürgen Lingg a Kempten in Baviera, cittadina del preparatore tedesco Hörmann.

Raduno Kempten Germania 23-7-2005

Francesco nel maggio del 2006, insieme alla sua 128 Sport, al 1° Brummraduno, storico ritrovo di appassionati e collezionisti di automodellismo presso la fabbrica della Brumm ad Oltrona San Mamette (CO).

1° Brummraduno 2006

Nel 2009 un nutrito gruppo di Fiat 128 anima un raduno dedicato al modello, nell’ambito della manifestazione di Cavarzere, organizzata con la consueta bravura dal Motoring Classic Club Sandro Munari.

Raduno Motoring Classic Club Cavarzere 2-6-2009

Mauro Lucchet, appassionato e collezionista bellunese, si affaccia al mondo Fiat 128 grazie al restauro di una Sport Coupé, che allestisce da rally replicando una storica 128 gruppo 2 preparata originariamente dal Ceccato Rallye Racing di Schio e poi utilizzata dal Team Maraga di Belluno nella caratteristica livrea bianco/verde/nera. Ben presto la 128 di Mauro diventa una delle principali protagoniste dei raduni di Fiat 128.

Mauro Lucchet con la 128 Sport Coupé Team Maraga

La passione per la Fiat 128 porta Francesco e Mauro a collaborare per delle serate culturali dedicate alla Fiat 128 e organizzate nella primavera del 2014 al Circolo Gidoni di Belluno e al Circolo Veneto “Giannino Marzotto” a Pove del Grappa. Nel frattempo l’esperienza del Registro Nazionale dopo l’entusiasmo dei primi anni va lentamente ad esaurirsi, per cui appare opportuno agli appassionati della Fiat 128 di rilanciare l’associazione, cercando di includere non solo i possessori delle versioni Sport Coupé e 3P ma anche quelli delle 128 berlina e Rally.

Serata Culturale Fiat 128 al Circolo Gidoni Belluno 15 marzo 2014

Decisivo in questo senso è anche il nuovo libro sulla Fiat 128 che Francesco presenta ad ottobre del 2014 ad “Auto e Moto d’Epoca” in fiera a Padova, e che diventa immediatamente il punto di riferimento per tutti gli appassionati di Fiat 128 sia nelle versioni stradali sia negli allestimenti da corsa velocità e rally. Alla presentazione del volume “Fiat 128 Innovativa su Strada, Vincente nelle Corse” intervengono Beppe Donazzan, che ne ha scritto la prefazione, Pino Ceccato, Cosimo Turizio, Dante Gargan, Giuseppe Gallo “Girasole”, Roberto Panarotto e il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani.

Presentazione libro "Fiat 128 Innovativa su Strada, Vincente nelle Corse" ottobre 2014

Nasce dunque l’idea del Fiat 128 Club Italia, aperto a tutte le Fiat 128. Non a caso lo stemma del Club raffigura, cinte dalla corona d’alloro tipica delle sportive Fiat, una 128 berlina verde e una 128 Sport rossa, a rappresentare nel contempo le due versioni più importanti della vettura torinese e i colori, uniti al bianco dello sfondo, della bandiera italiana. Il disegno dello stemma è opera del designer veronese Enrico Gastaldelli.

Logo Fiat 128 Club Italia